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COLPE DEL SUD. RIPENSARE LA QUESTIONE ME

14.25

Autore: SCAMARDELLA CLAUDIO
Editore: MANNI
Collana: FUORI COLLANA
ISBN: 9788862669696
Pubblicazione: 28/11/2019

Disponibile su ordinazione

COD: 9788862669696 Categoria:

Descrizione

Con la fine della Guerra fredda, la globalizzazione e la società digitale il Sud perde tutte le rendite di posizione territoriale che avevano garantito, fino a trent’anni fa, protezioni, aiuti e sostegni. Ma il meridionalismo non aggiorna la sua cassetta degli attrezzi, classi dirigenti ed élite intellettuali anziché produrre nuove idee si adagiano nella retorica dell’inganno e dell’abbandono, rifugiandosi nella sterile litania della ‘colpa degli altri’ e nel rivendicazionismo lamentoso. Fino all’emergere di un sudismo impastato di nostalgie borboniche. Trent’anni persi a rincorrere il Nord. E trent’anni di opportunità sprecate. Ora il cerchio si chiude: il partito nato per punire il ‘banditismo dei meridionali’ conquista voti e consensi anche al Sud, le popolazioni del Mezzogiorno si consegnano (si arrendono?) a chi le aveva insultate e additate come ‘zavorra del Paese’. In questo quadro la Puglia rappresenta un ‘caso’, con i ritardi infrastrutturali, gli indicatori socioeconomici negativi, il contrasto tra immagine e sostanza. Il suo governo prende la china del movimentismo immobilista producendo danni sul territorio, come accade per la xylella, il gasdotto Tap e l’Ilva. La primavera pugliese è durata un soffio, lasciando molte contraddizioni. Un ‘caso’ è anche il Salento: terra in cammino, laboratorio di ciò che il Sud può essere o diventare se il meridionalismo ‘di pensiero’ torna a prevalere su quello ‘di potere’, puntando su vocazione mediterranea e federalismo municipalista. È con il protagonismo dei territori che il Sud può riprendere il destino nelle proprie mani e rimettersi in marcia.